Cammini

Tre antiche vie sulle tracce della storia

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Tre antiche vie sulle tracce della storia

T

re affascinanti cammini testimoniano come la storia abbia interessato la Garfagnana Valle del Serchio lasciando tracce e antiche strade.
La via del Volto Santo attraversa foreste dal Passo di Tea, sulle orme dei pellegrini che avevano come meta il Volto Santo, il celebre crocifisso ligneo che è possibile ammirare nella Cattedrale di Lucca. A questa via si sovrappone con la medesima destinazione, l’ultimo tratto della Via Matildica, un itinerario a tappe che si snoda tra i territori di Matilde di Canossa.

Il Tracciato della Linea Gotica, lungo il quale è possibile camminare tra bunker,gallerie e camminamenti mimetizzati nel paesaggio, ripercorre invece la storia della II Guerra Mondiale: importanti testimonianze del conflitto come fotografie, mappe e documenti sono conservate nel Museo Linea Gotica Garfagnana e Molazzana.

La via Vandelli è una strada ducale’700 voluta da Francesco III d’Este in occasione delle nozze del figlio: si inerpica tortuosa tra l’Appennino e le Apuane da San Pellegrino in Alpe fino ai 1.620m del Passo della Tambura.

Lunghezza: 87.5 KM

Difficoltà: Escursionistico

Via del Volto Santo

L'itinerario tra i monti e le foreste verso Lucca

1 La meta del cammino è il Volto Santo, statua scolpita in legno di noce e alta più di 2 metri, racchiusa in un tempietto di marmo di Carrara nel Duomo di Lucca. La statua, che raffigurerebbe le vere sembianze di Cristo, si è resa protagonista di numerosi miracoli.

2 Si parte dall’Argegna, attraversando Castelnuovo di Garfagnana – Barga – Borgo a Mozzano e si arriva a Lucca

Lunghezza: 87.5 KM



Difficoltà: Escursionistico

Via del Volto Santo

L'itinerario tra i monti e le foreste verso Lucca

1 La meta del cammino è il Volto Santo, statua scolpita in legno di noce e alta più di 2 metri, racchiusa in un tempietto di marmo di Carrara nel Duomo di Lucca. La statua, che raffigurerebbe le vere sembianze di Cristo, si è resa protagonista di numerosi miracoli.

2 Si parte dall’Argegna, attraversando Castelnuovo di Garfagnana – Barga – Borgo a Mozzano e si arriva a Lucca

Lunghezza: 105 KM


Difficoltà: Escursionistico

Via Matildica del Volto Santo

Dalle terre dei Canossa alla Garfagnana

1 La via Matildica e quella del Volto Santo sono due cammini accomunati dalla stessa meta: il Duomo di San Martino a Lucca, sede della statua lignea del Volto Santo, noto anche come il “Cristo nero dei lucchesi”, fonte di leggende e miracoli. A Castelnuovo di Garfagnana, le due vie si intersecano, diventando un unico cammino.

Lunghezza: 105 KM



Difficoltà: Escursionistico

Via Matildica del Volto Santo

Dalle terre dei Canossa alla Garfagnana

1 La via Matildica e quella del Volto Santo sono due cammini accomunati dalla stessa meta: il Duomo di San Martino a Lucca, sede della statua lignea del Volto Santo, noto anche come il “Cristo nero dei lucchesi”, fonte di leggende e miracoli. A Castelnuovo di Garfagnana, le due vie si intersecano, diventando un unico cammino.

Lunghezza: 44,6 KM

Difficoltà: Escursionistico

Via Vandelli

Il sentiero montano voluto dal Granduca

1 Tra le aspre cime e le valli che caratterizzano le Alpi Apuane si snoda un’antica strada commerciale, la Via Vandelli, percorribile con un ardito ma entusiasmante trekking che attraversa i territori toscani della Garfagnana e Media Valle del Serchio.
2 Si parte da San Pellegrino in Alpe e si raggiunge Loc. Campaniletti, passando dal Passo Tambura.

Lunghezza: 44,6 KM



Difficoltà: Escursionistico

Via Vandelli

Il sentiero montano voluto dal Granduca

1 Tra le aspre cime e le valli che caratterizzano le Alpi Apuane si snoda un’antica strada commerciale, la Via Vandelli, percorribile con un ardito ma entusiasmante trekking che attraversa i territori toscani della Garfagnana e Media Valle del Serchio.
2 Si parte da San Pellegrino in Alpe e si raggiunge Loc. Campaniletti, passando dal Passo Tambura.

Lunghezza: 81 km KM

Difficoltà: Escursionistico

Linea Gotica

Il percorso tra le trincee della Seconda Guerra Mondiale

1 Un’escursione a tappe tra boschi e crinali montuosi, lungo strade sterrate e mulattiere scoscese, sulle tracce di bunker e trincee costruiti dalle milizie tedesche.
2 Si parte da Stazzema, passando per Pascoso, Tocigliano, Borgo a Mozzano, Barga, si fa tappa al rifugio Santi per poi ripartire per gli ultimi 10km circa, i più impegnativi, che conducono al Rifugio Casentini al Mercatello.

Lunghezza: 81 km KM



Difficoltà: Escursionistico

Linea Gotica

Il percorso tra le trincee della Seconda Guerra Mondiale

1 Un’escursione a tappe tra boschi e crinali montuosi, lungo strade sterrate e mulattiere scoscese, sulle tracce di bunker e trincee costruiti dalle milizie tedesche.
2 Si parte da Stazzema, passando per Pascoso, Tocigliano, Borgo a Mozzano, Barga, si fa tappa al rifugio Santi per poi ripartire per gli ultimi 10km circa, i più impegnativi, che conducono al Rifugio Casentini al Mercatello.

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Escursioni

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Tra crinali, foreste e borghi c'è una rete infinita di sentieri da scoprire

Bike

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Speleologia

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Andar per grotte in un patrimonio carsico di oltre 1000 cavità

Vie Blu

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Scoprire torrenti e laghi dove organizzare un'avventura fluviale

Parchi Avventura

Parchi Avventura

Un mondo di zipline, tree climbing tra canyon e percorsi naturalistici

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Vie Blu

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Scoprire torrenti e laghi dove organizzare un'avventura fluviale

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Parchi Avventura

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Un mondo di zipline, tree climbing tra canyon e percorsi naturalistici

DenominazioneComune e indirizzoEmailDescrizione

Via Matildica del Volto Santo

Castiglione di Garfagnana, cammino@viamatildica.it La via Matildica ricongiunge i luoghi legati a Matilde di Canossa, potente feudataria e vice regina d’Italia nel XI secolo. Nata a Mantova, fu grande sostenitrice del papato e fece costruire chiese, pievi, ospedali lungo le principali vie dell’epoca. La via Matildica e quella del Volto Santo sono due cammini accomunati della stessa meta, il Duomo di San Martino a Lucca dove si trova la statua lignea del Volto Santo, nota anche come “Cristo nero dei lucchesi”. A Castelnuovo di Garfagnana le due vie si intersecano diventando un unico cammino. La Matildica è un percorso che parte da Mantova e raggiunge la Toscana al passo di San Pellegrino, attraversa la Garfagnana e la Media Valle del Serchio per poi giungere a Lucca. L’itinerario si snoda per 285 km, tocca città di grande ricchezza culturale e naturalistica e passa per tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Toscana. Sono tre i tratti storici: la Via del preziosissimo Sangue (da Mantova a Reggio Emilia, 3 tappe); il Cammino di San Pellegrino (da Reggio Emilia a san Pellegrino in Alpe, 5 tappe) e la Via del Volto Santo (da Castelnuovo di Garfagnana a Lucca, 3 tappe). Le tappe che attraversano il territorio della Media Valle del Serchio sono le ultime due: da Barga a Borgo a Mozzano; da Borgo a Mozzano a Lucca.

Via Vandelli

Castiglione di Garfagnana, - La Via Vandelli, strada ducale del ‘700, fu fatta costruire da Francesco III d’Este come dono di nozze per il figlio Ercole con Maria Teresa Cybo-Malaspina. Prende il nome dall’architetto Domenico Vandelli che progettò l’opera; oggi è un grande itinerario escursionistico, che in 7 tappe collega Modena con Massa attraversando la Garfagnana da San Pellegrino in Alpe al Passo della Tambura.

Garfagnana Trekking

Castelnuovo di Garfagnana, - Il Garfagnana Trekking è un itinerario ad anello di 130 km che, in 9 giorni, tocca le maggiori vette delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano. Le tappe suggerite prevedono cinque/sette ore di cammino ma esistono soluzioni di pernottamento intermedie e piccole varianti che consentono di adattare il percorso a livelli diversi di difficoltà e lunghezza.

Via Matildica del Volto Santo

Borgo a Mozzano, cammino@viamatildica.it La via Matildica ricongiunge i luoghi legati a Matilde di Canossa, potente feudataria e vice regina d’Italia nel XI secolo. Nata a Mantova, fu grande sostenitrice del papato e fece costruire chiese, pievi, ospedali lungo le principali vie dell’epoca. La via Matildica e quella del Volto Santo sono due cammini accomunati della stessa meta, il Duomo di San Martino a Lucca dove si trova la statua lignea del Volto Santo, nota anche come “Cristo nero dei lucchesi”. A 46009 le due vie si intersecano diventando un unico cammino. La Matildica è un percorso che parte da Mantova e raggiunge la Toscana al passo di San Pellegrino, attraversa la Garfagnana e la Media Valle del Serchio per poi giungere a Lucca. L’itinerario si snoda per 285 km, tocca città di grande ricchezza culturale e naturalistica e passa per tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Toscana. Sono tre i tratti storici: la Via del preziosissimo Sangue (da Mantova a Reggio Emilia, 3 tappe); il Cammino di San Pellegrino (da Reggio Emilia a san Pellegrino in Alpe, 5 tappe) e la Via del Volto Santo (da 46009 a Lucca, 3 tappe). Le tappe che attraversano il territorio della Media Valle del Serchio sono le ultime due: da 46003 a 46004; da 46004 a Lucca.

Via della Poesia

Barga, proloco46003@gmail.com La Via della Poesia ripercorre i luoghi legati alla memoria di Giovanni Pascoli che dimorò a Castelvecchio di 46003 a cavallo tra Ottocento e Novecento e da questa terra trasse ispirazione immortalandola nelle sue opere più famose. Il percorso è contraddistinto da frecce di colore giallo. Partendo da Piazza Giovanni Pascoli da Via Roma si arriva fino alla chiesa del Sacro Cuore e, da via XXV aprile si imbocca un sentiero che ricalca il percorso dell’antica Via dei Remi lungo cui viaggiavano i faggi che dai boschi dell’Appennino venivano condotti via fiume ai porti medicei di Pisa e Livorno. Da San Pietro in Campo si arriva all’Arsenale, sede dell’antico capannone di stoccaggio dei remi per poi giungere a Castelvecchio fino alla Casa Museo e alla cappella dove riposano il poeta e la sorella Mariù. Il percorso ad anello è lungo circa 7,7 km, richiede circa 2 ore di cammino e presenta un dislivello di circa 200 metri.

Via della Liberazione

Barga, proloco46003@gmail.com La Via della Liberazione ripercorre alcuni dei luoghi legati alla memoria della seconda guerra mondiale sul territorio barghigiano. Dall’ottobre 1944 all’aprile 1945, 46003 si trovò sulla Linea Gotica, stretta tra truppe tedesche schierate sul crinale appenninico e le truppe alleate posizionate nella zona bassa del Comune, diventando luogo di drammatici bombardamenti. Il percorso è ad anello e parte da Viale cesare Biondi, fino ad arrivare a Sommocolonia, passando da Catagnana. Sommocolonia fu teatro della sanguinosa battaglia del 26 dicembre 1944 in cui un’offensiva tedesca causò molte vittime tra soldati, partigiani e civili e la distruzione dell’abitato. A Sommocolonia è possibile anche visitare, su prenotazione, il piccolo museo dedicato alla battaglia.

Via del Diaspro

Barga, proloco46003@gmail.com La Via del Diaspro è il percorso che conduce alla cave utilizzate, fin dal periodo della dominazione fiorentina (1341), per l’estrazione del diaspro, una pietra dura ornamentale composta da quarzo color rosso con trame bianche. Il diaspro di 46003 è stato utilizzato per decorare le Cappelle gentilizie medicee della basilica di san Lorenzo a Firenze. Questo nobile materiale si presenta ancora oggi in superficie, con filoni che affiorano dalle pareti rocciose. La loro localizzazione può risultare difficoltosa, si consiglia quindi l’accompagnamento da parte di esperti. L’itinerario inizia dal centro di 46003, in Piazza Giovanni Pascoli e da qui si sale fino al centro storico presso l’antico acquedotto. Dalla località detta “Fornacetta”, si raggiunge la località Buvicchia fino a raggiungere un sentiero sterrato. Da qui inizia la discesa fino a raggiungere il torrente Loppora dove si trovano le cave del diaspro.

Sentiero degli Avi

Bagni di Lucca, turismobagnidilucca@gmail.com Il Sentiero degli Avi è un percorso ad anello che parte da Montefegatesi e sale in vetta fino al monte Coronato (mt 1218). Il nome vuole rendere omaggio alle genti del passato che hanno scritto la storia di questi luoghi. Il percorso si sviluppa lungo 12 km su un dislivello di circa 750m. La facile salita al Monte Coronato, zona di notevole interesse faunistico e botanico, permette di apprezzare un panorama che va dagli Appennini al mare e insolite vedute di alcuni paesi della Val Fegana, tra i quali Montefegatesi, Tereglio e Vitiana. Completa il percorso la visita alla zona dei Mulini di Montefegatesi, dove antichi ruderi, ruscelli e piccole cascate lasciano tracce di memoria di un tempo che fu. Il tempo di percorrenza è di circa 4/5 ore. Lungo il percorso si trovano fonti d’acqua e diversi punti ristoro, agriturismi e aziende agricole, dove si possono consumare pasti e/o acquistare prodotti tipici come miele, farina di castagne, formaggio e ricotta. Nel paese di Montefegatesi è presente un Circolo con Bar e ristoro e un negozio di alimentari.

Monte Piglione

Pescaglia, info@terratrails.it Il monte Piglione, nel comune di 46022, costituisce l’ultima vetta delle Apuane meridionali ed è caratterizzato da un lungo e suggestivo crinale erboso panoramico che divide la valle della Turrite Cava in Garfagnana da quella del Rio Pedogna nel comune di 46022. I percorsi per la vetta sono essenzialmente tre, diversi tra loro per panorami e impegno fisico. Il primo percorso parte dall’alpeggio di Groppa ed è il più accessibile. Da qui il sentiero da imboccare in partenza è il n.103 che si allunga in un anello in circa 8km di lunghezza. Il secondo percorso parte da Alto Matanna e si sviluppa lungo il sentiero n.101, in direzione Foce del Pallone e si ricollega al n.103. Una volta raggiunte le quote desiderate, in questo secondo percorso, lungo 11,5km, occorrerà tornare indietro senza possibilità di compiere un anello. La terza variante è la più faticosa e presenta la possibilità di deviare verso Grotta all’Onda. Dal paese di Casoli, nei pressi di Camaiore, si imbocca il sentiero n.112, ci si ricollega al sentiero n.101 e si prosegue sul sentiero n.2 in un percorso ad anello di circa 15 km che riconduce al punto di partenza.

Linea Gotica di 46004

Borgo a Mozzano, lineagoticaborgoamozzano@virgilio.it Dopo lo sbarco degli angloamericani in Sicilia, nel luglio 1943, il comando tedesco in Italia pianificò la costruzione di una linea fortificata volta a ritardare l’avanzamento dell’esercito nemico verso l’Italia settentrionale. La linea doveva estendersi da Massa Carrara fino al mar Adriatico. A 46004 si trova uno dei pochi tratti intatti della linea gotica toscana, visitabili percorrendo sentieri di montagna che conducono a bunker, gallerie e altri avamposti bellici perfettamente conservati e visitabili. Uno degli itinerari prevede la visita alle fortificazioni di 46004 e Anchiano. I bunker in perfetto stato, sono sviluppati su più livelli e conservano una serie di oggetti di uso quotidiano, mappe e documenti consultabili all’interno. Lungo il percorso si può vedere anche il muro anticarro che univa le due sponde del Serchio. Il Comitato per il recupero e la valorizzazione della Linea Gotica di 46004 organizza visite guidate.

Dal Santuario a Passo Sella

Pescaglia, - Il ramo della Francigena che unisce la Media Valle a Lucca, attraversa, per circa 2km, il territorio di 46022 e collega il Santuario della Madonna della Solca a Passo Sella. L’antica mulattiera fa parte dei percorsi della Via del Volto Santo.

Cammino di Santa Giulia

Coreglia Antelminelli, ilcamminodisantagiulia@gmail.com Il Cammino di Santa Giulia è un itinerario storico, spirituale e naturalistico, evocativo della traslazione delle reliquie di Santa Giulia dall’isola della Gorgona a Brescia, avvenuta in epoca longobarda per volontà di re Desiderio e di sua moglie Ansa, nel 762 circa. Un affascinante viaggio a piedi, un cammino di 460km, in 25 tappe, da Livorno a Brescia, attraversando tre regioni: Toscana, Emilia e Lombardia. Le storiche pievi intitolate a Santa Giulia costituiscono l’itinerario e conferiscono la peculiarità del pellegrinaggio di fede. Nel tratto della Media Valle del Serchio, il percorso attraversa la Val di Lima dall’altopiano delle Pizzorne a Pieve di Monti di Villa, passa dai comuni di 46004, 46011, 46003, per poi proseguire dalla Garfagnana a San Pellegrino in Alpe.

Cammino di San Bartolomeo

Bagni di Lucca, info@camminodisanbartolomeo.com Il Cammino di San Bartolomeo unisce i luoghi dedicati al culto del Santo fra Emilia e Toscana: Fiumalbo, Cutigliano, Spedaletto, Pistoia con la tappa variante di Popiglio, Pieve di Controni. L’itinerario è percorribile in quattro o cinque giorni, adatto anche a famiglie con bambini e consente una piacevole passeggiata fra i boschi rigogliosi dove la natura è sovrana. Lungo il percorso ci sono molti luoghi di interesse dedicati al culto del Santo e non solo, tra cui la Pieve di Controne, la Chiesa di San Cassiano con il suo piccolo museo, la piccola chiesa a Cocciglia dedicata a San Bartolomeo, la Pieve di Vico Pancellorum, l’affascinante zona di confine alle pendici del Balzo Nero e Monte Montale.

Cammino del Giglio Selvatico

Pescaglia, - Il Cammino del Giglio Selvatico attraversa gli antichi sentieri della Media Valle del Serchio, da 46003 a 46022. Il cammino unisce i cinque comuni dell’Unione dei Comuni della Media Valle, in un percorso alla scoperta della cultura e della natura tra boschi secolari, borghi, chiese e antichi lastricati. Lungo il cammino si assapora il passato rurale della valle e si ritrovano tracce dell’antica attività agro-silvo-pastorale come i mulini ad acqua, i muri a secco, i castagneti secolari e i metati, gli antichi edifici per essiccare le castagne. Il cammino prende il nome dal Giglio di San Giovanni, molto diffuso in queste terre, che cresce spontaneamente tra i prati di montagna. Si tratta di un giglio selvatico, quindi una pianta protetta che non può essere raccolta. Dalla località Giuncheto a 46003, il sentiero passa da Tiglio, prosegue verso il centro storico di 46011 e nelle frazioni di Gromignana e Tereglio. Il cammino continua nel Comune di 46002 a Montefegatesi e nella riserva naturale dell’Orrido di Botri, attraversa poi la parte apuana collegando i comuni di 46004 e 46022 nelle frazioni rispettivamente di Partigliano e Fondagno.

Alta via dei pastori

Bagni di Lucca, turismobagnidilucca@gmail.com L’Alta Via dei Pastori è un percorso ad anello di circa 9,5 km per un dislivello di 800 mt che permette di salire in vetta al monte Prato Fiorito (1297 mt) percorrendo antiche mulattiere e suggestivi crinali erbosi utilizzati, fin dall’antichità, dai pastori. Lungo il sentiero si trovano quattro abbeveratoi, una piccola grotta, rocce erose dal carsismo ed un riparo di emergenza (Pian di Luco 971 mt). La partenza ideale è da San Cassiano, ma è possibile iniziare il cammino anche da Foce al Lago. Il tempo di percorrenza è di circa 4/5 ore. Sentiero CAI .